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giovedì 16 maggio 2013

Agenzia Investigativa: Come scegliere un'Agenzia Investigativa ?

Navigando sul web sono venuto a conoscenza di alcuni blog che forniscono indicazioni su come scegliere una valida agenzia investigativa.
Sono sinceramente contrariato da quanto ho avuto modo di leggere, poichè, a mio giudizio, la maggior parte delle informazioni riportate all’interno dei post, sono state scritte al solo scopo di fare pubblicità.
Credo sia necessario per tanto fornirvi più informazioni circa l’argomento in oggetto, nella speranza che in futuro, il web sia usato dai miei colleghi, con più diligenza.
  • Esperienza professionale:
Non è assolutamente vero, che una agenzia investigativa che opera nel campo da moltissimi anni, sia sicura ed affidabile.
Recentemente la cronaca, ci ha portato a conoscenza di arresti eclatanti che hanno interessato i titolari di famosissime agenzie investigative.
Il mio consiglio e quello di fidarsi del proprio istinto e di chiedere sempre le credenziali al proprio interlocutore, (titoli di studio, esperienze professionali, autorizzazioni ecc...) ...diffidate di chi vanta anni di esperienza e non ha modo per dimostrarvelo!
  • Personale investigativo
Molte agenzie investigative, millantano di collaboratori sparsi in tutto il territorio nazionale, questa affermazione è davvero poco plausibile, dato che per legge, ogni collaboratore investigativo, deve essere assunto per norma, con contratto a tempo indeterminato e deve essere inserito in agenzia rispettando alcune regole, che molto spesso ne delimitano l’operatività e la mansione.

  • Pubblicità e presenza nel web
Nel web si trova di tutto... recensioni, commenti, blog e siti, che il più delle volte ingannano il visitatore.
Tenete presente che, l’investigazione privata e un ambito molto delicato e riservato, rivolgersi ad un detective privato non è come andare in un ristorante o in un albergo, quindi difficilmente il cliente scriverà una recensione su internet.
Se analizzate i risultati delle vostre ricerche in rete, sarà facile individuare chi scrive argomentazioni e recensioni che promuovono la rispettiva agenzie investigative.
Questo è a mio parere  un comportamento poco professionale, che mira ad “ingannare” l’utente.

Organizzazione dell’agenzia investigativa
L’abito non fa il monaco. Ci sono molte agenzie investigative che spendono molto denaro per apparire agli occhi del pubblico, grandi e ben strutturate e al contrario, investono pochissimo per comprare apparecchiature e mezzi idonei alle investigazioni.
Gestisco personalmente l’agenzia Atlantica Investigazioni da moltissimo tempo, ed essendo nel settore da circa 17 anni, posso dirvi con franchezza che la professione dell’investigatore privato, non può essere considerata un attività aziendale.
I motivi sono tanti:
- La legge obbliga il titolare dell’agenzia investigativa, a gestire personalmente la propria attività e a ricevere personalmente la clientela;
Svolgere l’indagine in prima persona è una garanzia per il cliente, sintomo di professionalità e di dedizione;
Lavorando in team è fondamentale la presenza del titolare, per creare la giusta sinergia in campo.
Il fattore umano nell’ambito investigativo è importantissimo. Il cliente non ha solo la necessità di recuperare delle prove, ma vuole essere considerato, ascoltato e ben consigliato. Spesso un buon suggerimento è più importante del lavoro stesso.
I collaboratori sono tecnicamente preparati e motivati, ma senza il coordinamento dell’investigatore privato, titolare dell’agenzia investigativa...l’errore è dietro l’angolo.
  • Legalità e trasparenza
Ci sono agenzie investigative che pur di accaparrarsi un lavoro, vendono servizi illegali, approssimativi, o del tutto inesistenti.
La legge punisce chi viola la privacy e le norme sulla riservatezza dei dati sensibili, chiunque commissiona un incarico illegale è a tutti gli effetti, il “mandante” di un crimine.
La trasparenza è fondamentale, il solo fatto di promuovere la propria attività in maniera ingannevole, è sintomo di poca correttezza nei confronti dei colleghi e del cliente stesso.
Ricordate sempre che, un investigatore che vi convince a firmare il mandato di ingaggio con delle menzogne, va denunciato, così da poter pretendere il risarcimento del danno subito.

martedì 23 aprile 2013

L'investigatore deve testimoniare ciò che è avvenuto sotto i suoi occhi Stampa Email Dettagli 22 Apr 2013 Scritto da Redazione

L'investigatore privato ingaggiato dalla moglie per la separazione non può solo confermare in aula il suo rapporto, che invece deve entrare nella causa come prova orale
L'Agenzia investigativa ingaggiata dalla moglie per spiare i presunti tradimenti del marito ai fini della separazione non può limitarsi a confermare in giudizio il suo rapporto, ma deve testimoniare i fatti precisi, circostanziati e chiari che ha appreso sotto la sua percezione diretta. È quanto emerge dall'ordinanza pubblicata dalla nona sezione civile del tribunale di Milano (giudice estensore Giuseppe Buffone).
Giusto processo
La moglie che vuole addebitare la separazione al marito ha messo il detective alle calcagna dell'uomo per documentarne eventuali scappatelle o vere e proprie relazioni extraconiugali. Ma non può pretendere che la relazione proveniente dallo "007" entri così com'è nella causa. Il servizio svolto dall'investigatore è una mera acquisizione di dati, con relativa elaborazione, e resta dunque confinata nell'ambito delle attività senza valenza pubblicistica, in quanto collocabile nel settore del commercio. Insomma: il resoconto dell'attività investigativa, svolta su mandato di una delle parti processuali per ottenere argomenti da utilizzare avverso la controparte, è qualificabile come «scritto del terzo» e costituisce, dunque, una prova atipica; che ha funzione di di supporto testimoniale alla tesi della parte che li ha incaricati (nella specie la moglie convinta dei tradimenti del marito). Risulta allora inammissibile la richiesta istruttoria con cui la moglie si limita a chiedere al giudice che l'investigatore venga a "confermare" il rapporto investigativo depositato agli atti: la relazione del detective, invero, contiene «fatti» non assunti in giudizio nel contraddittorio e con le forme di legge e dunque non risulta utilizzabile, pena la violazione dei principi del giusto processo. Il giudice non ammette le prove orali richieste dalla moglie e fissa l'udienza per la precisazione delle conclusioni.

Fonte: Dario Ferrara www.cassazione.net

venerdì 12 aprile 2013

L'INVESTIGATORE PRIVATO...UNA SCELTA DI VITA

Mi capita spesso di ricevere numerosi curriculum vitae, di persone che desidererebbero collaborare presso la mia agenzia investigativa Atlantica.                                                                                                                                         Leggo in gran parte di questi curriculum, qualità inutili per la nostra attività e traspare la totale ignoranza della conoscenza per il settore.
La professione dell'investigatore privato è molto delicata e piena di difficoltà; si esce presto di casa sensa sapere a che ora sarà il rientro, si dorme poco, non si possono organizzare fine settima o vacanze future... Natale, Capodanno e Pasqua sono un incognita.
Non c'è un orario di lavoro definito e diventa difficile mantenere rapporti personali e interpersonali con amici e parenti, i quali, svolgendo attività lavorative normali, difficilmente riesco a comprendere quali siano le esigenze e i doveri di un detective privato.    
Durante lo svolgimento del servizio siamo costretti, per ovvie ragioni, a prolungati appostamenti, dove la minima distrazione potrebbe compromettere il buon esito dell'indagine. Ciò comporta grandi disagi, difficilmente si riesce a pranzare o cenare e cosa ben più grave, il più delle volte, siamo costretti a trattenere i normali bisogni fisiologici per non perdere di vista il soggetto investigato.
Non andare al bagno nuoce gravemente alla salute di qualunque essere umano, in più dobbiamo considerare che, gran parte dei pedinamenti e degli appostamenti, vengono eseguiti in moto, specie per quei colleghi che come me, operano in grandi città, trafficate e affollate come Roma. Quindi l'inverno bisogna combattere il freddo e la pioggia, mentre l'estate il forte caldo e la disidratazione.      
Ogni indagine richiede molta abilità sia operativa che strategica, senza mai dimenticare di attenzionare  e di esaminare tutti i cavilli legali del caso, per non incappare in denuncie o diffide.                                                                                                                            
Terminata l'attività lavorativa si ritorna a casa, ma è buona abitudine guardarsi le spalle poichè di tanto in tanto si aggiungono nuovi "amici" che telefonicamente o con chiare azioni intimidatorie, promettono vendetta...Il bello è che, a gran parte degli investigatori italiani, non viene riconosciuto loro, il diritto di possedere il porto d'armi.
Tutte le difficolta professionali si ripercuotono inevitabilmente sulla famiglia e sulla vita privata...vi assicuro che trovare una donna che possa sopportare quanto detto, non è facile...questo non è un romanzo e quando si è stanchie o ci si stufa, non si può spegnere la tv o chiudere il libro... Il nostro lavoro è determinato dalla passione e dalla voglia di aiutare il prossimo, chi non possiede queste caratteristiche e pensa solo al denaro...è fuori!

giovedì 1 novembre 2012

Bin Laden è morto?...

 


Le prove che Bin Laden è ancora vivo in dieci punti.

Vi invito a riflettere su alcuni elementi. Perché la verità ufficiale è solo quello che vogliono farci credere.
 
  •  La foto è un evidente fotomontaggio: la foto già circola da diversi mesi ed autorevoli siti lo dimostrano.

  •  La barba è ordinatissima: vi sembra che dopo un conflitto a fuoco e un colpo in testa, non ci siano macchie di sangue ovunque? Invece se la cava con qualche evidente trucco scenografico e due occhi pesti.
  •  Le elezioni mid-term avevano fatto emergere chiaramente serie difficoltà politiche per Obama il quale, invece, con questo annuncio guadagna consensi e può sostanzialmente dire di aver ipotecato gran parte della sua rielezione.
  • Ci hanno sempre detto che si nascondeva nelle grotte e che cambiava località con frequenza: adesso si scopre che viveva in un complesso residenziale di lusso. Vi sembra plausibile??
  •  Possibile che sono bastati 15 uomini dei Navy Seals e qualcuno della CIA per catturare in una quindicina di minuti quello che è sempre stato definito il più pericoloso terrorista del mondo? 
  • Sempre uguale a sè stesso: è plausibile pensare che una persona ricercata da tutto il mondo ed in tutto il mondo provi quanto meno a radersi.
  •  Seppelliscono il corpo in mare...per impedire il riconoscimento.
Diffidate da chi propone verità assolute ma non vi dà nemmeno uno straccio di prova. 



Thanks:
Agenzia investigativa Roma