Preciso che non sono un istruttore di tiro e che, quanto
scritto è frutto della mia personale esperienza in fatto di armi, un mero parere
di un investigatore privato Roma e non di un insegnante TSO, ergo, tutto è
opinabile!
Andiamo al punto:
1. Prima di tutto è bene avere consapevolezza su l’impiego
che la pistola deve avere una volta acquistata, verrà adoperata come Arma da Difesa
o per il Tiro Operativo?
La valutazione deve essere fatta esaminando quale ipotetico problema
saremo chiamati ad affrontare con la nostra arma, in particolare in quali condizioni
stressogene potremo essere chiamati ad agire, considerando la stanchezza fisica
e psichica che in quel malaugurato momento, sicuramente non mancherà.
La scelta dell'arma deve inevitabilmente prevedere diverse
sessioni di addestramento fondamentali per acquisire tutti gli automatismi di
sicurezza e di utilizzo specifici dell’arma; la tipologia di allenamento deve seguire
dei parametri ferrei, non sportivi ( es. precisione da gara ... ) e nemmeno di
moda o di tendenza ( es. Fondina
cosciale bassa ... armi in uso alle forze speciali ... red dot/
olografici ... torcette tattiche applicate alle slitte, etc. );
2. In addestramento i principi guida da seguire devono essere
volti alla simulazione di un ipotetico PROBLEMA e non limitarsi al contesto del
poligono o del tiro mirato. Chi va in poligono lo fa normalmente per divertirsi
o per passare un po di tempo impegnandosi a fare piccole rosate di tiro. Non si
pensa mai al conflitto a fuoco.
Confrontarsi con un pezzo di cartone per far centro e dare
quindi per scontato che nessuno ti sparerà contro...è tempo perso o comunque un
allenamento non indicato per chi ha esigenze operative o di difesa personale.
3. Il così detto "PROBLEMA", riguarda
esclusivamente la realtà di ciò che normalmente accade quando un soggetto
armato è sottoposto ad un forte stress, i dati e le statistiche parlano di:
·
partenza di colpi accidentali durante la
gestione dell’evento;
·
partenza di colpi durante le manipolazioni di
sicurezza;
·
colpi vaganti durante i conflitti a fuoco;
·
uccisioni o ferimenti di persone innocenti;
·
uccisioni o ferimenti di persone causati da
fuoco amico.
4. quando c'è il PROBLEMA diventiamo improvvisamente tutti stupidi...dimenticando le nozioni di SICUREZZA necessarie per non
commettere errori irreparabili, ad esempio:
·
Mantenere il controllo visivo e tattile;
·
Tenere il vivo di volata basso;
·
Mantenere l’arma bassa anche su targhet ready e
visuale libera
5. quando parliamo di legittima difesa e quindi di tiro
difensivo dobbiamo considerare due fattori importantissimi:
·
corte distanze di azione;
·
NON SI MIRA.
...IL DITO SOTTO STRESS FINISCE SULLA LEVA DI SPARO ... chi
la pensa diversamente o è scarso di intelligenza oppure non ha mai provato lo
stress da combattimento / sopravvivenza, del così detto effetto tunnel, della
dilatazione delle pupille alias offuscamento della vista, del blocco della
lente retinica che impedisce la messa a fuoco del mirino...
Tener conto della Simmetria bilaterale, delle contrazioni muscolari
involontarie è di vitale importanza per la scelta dell’arma e del giusto addestramento.
Allora …quale pistola da DIFESA scegliere?
Io consiglio una pistola (che sia a percussore lanciato o
a rimbalzo, non importa) che abbia sicuramente la doppia azione al primo colpo,
la sicura automatica al percussore, e se possibile, la sicura ordinaria o
manuale.
Bisogna tener conto che la pistola da difesa deve essere leggera e
facilmente occultabile perché il più delle volte si è
costretti a girare per molto tempo armati con la canna che poggia sui genitali o sul fianco.
Il mio consiglio è quello di acquistare una pistola carry,
di piccole dimensioni con calibro 9x21…un buon compromesso.
Quale pistola scegliere per il Tiro Operativo?
La pistola per il tiro operativo deve, a mio avviso, avere
gli stessi requisiti tecnici di quella per difesa, ovviamente il trasporto dell’arma
è sicuramente più agevole e quindi si può puntare all’acquisto di un arma più
lunga e con peso superiore anche al kilo.