sabato 11 agosto 2012

Lotta e prevenzione "Stalking"


Comportamenti, come telefonate, atti verbali o gestuali, sms, e-mail, “visite a sorpresa”, invio di fiori, cartoline, scritti o regali, quasi sempre possono essere interpretati come segni di affetto, amicizia o apprezzamento, ma possono anche talora trasformarsi in forme vessatorie o di persecuzione al punto da interferire nella libertà violando la privacy della persona oggetto delle “attenzioni” ed in taluni casi spaventando o creando problemi psicologici, stress o vere e proprie patologie in chi ne è destinatario.
 
 
Il “molestatore assillante” o “stalker” 
Può essere chiunque, sia esso conosciuto con cui si avevano rapporti amicali, relazioni o contatti professionali, sia anche un perfetto sconosciuto con cui ci si è scontrati o sono intercorsi anche fugaci rapporti per caso, magari per lavoro.

Inseguimento, molestia, persecuzione
Pedinamento, vessazioni e atteggiamenti persecutori possono palesarsi in modo occasionale o sporadico oppure possono essere insistenti e sgradevoli.
In tal caso sono manifestazioni di un fenomeno psicologico e sociale definito anche come “sindrome del molestatore assillante”, “inseguimento ossessivo” o anche obsessional following.

Il “molestatore assillante” ha come caratteristica comune ed assolutamente tipica una serie complessa di atteggiamenti e comportamenti che vengono sinteticamente ricompresi nel termine “fare la posta” e che includono l’attesa l’osservazione, il seguire, controllare, raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti o interessi.
 Vi sarebbero due categorie di comportamenti attraverso i quali si può attuare lo stalking:
Le comunicazioni intrusive:
comportamenti che hanno lo scopo di trasmettere messaggi sulle proprie emozioni, sui bisogni, sugli impulsi, sui desideri o intenzioni, sia relativi a stati affettivi amorosi che a vissuti di odio, rancore o vendetta.
I metodi di persecuzione adottati, sono “distorte” forme di comunicazione che vengono messe in atto mediante strumenti tecnologici come telefono, lettere, sms, e-mail o anche con sistemi diversi come scritte, graffiti o murales.
Il confronto diretto: 
costituito dai contatti , che possono essere attuati sia attraverso comportamenti di controllo diretto, quali ad esempio pedinare o sorvegliare, che mediante comportamenti di confronto diretto , quali visite sotto casa o sul posto di lavoro, minacce o aggressioni.
Cosa prevede la legge?
In passato lo stalker dopo la denuncia,  veniva condannato per molestia, gli si davano 500 euro di multa e tre mesi di reclusione, che neanche scontava.
Oggi, aver sancito con legge il reato di stalking, permette di avere una situazione specifica con possibilità di far intervenire le forze dell'ordine d'ufficio mentre prima si interveniva in questo modo solo se c'era violenza.

Il mio Consiglio...

Innanzitutto, inutile negare il problema.  Spesso, dal momento che nessuno vuole considerarsi una “vittima”, si tende a evitare di riconoscersi in pericolo, finendo per sottovalutare il rischio e aiutando così lo stalker.
Il primo passo è allora sempre quello di riconoscere il problema e di adottare delle precauzioni maggiori rispetto a quelle adottate dalle persone che non hanno questo problema.
Occorre informarsi sull'argomento e comprendere i rischi reali, seguendo dei comportamenti volti a scoraggiare, quando è possibile, gli atti di molestia assillante. contattate un investigatore privato roma.

E' uitli assumere un investigatore privato Roma che raccolga le prove per fare una denuncia ben circostanziata che permetta alle forze dell'ordine di muoversi meglio ed è opportuno che la vittima vada a fare la denuncia accompagnata da un avvocato, per essere presa piu' in considerazione.

Thanks - Atlantica Investigazioni Roma
Investigatore privato roma





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