venerdì 21 febbraio 2014

Delitto di Fiumicino, barista romena indagata per omicidio volontario.

La sua posizione è stata per alcuni giorni al vaglio dei magistrati che la hanno indagata per omicidio volontario. Al tempo stesso però, ricostruendo la dinamica dell'accaduto e valutando attentamente la posizione della donna, è stata stabilito che la sua reazione è stata per legittima difesa. Questa la attuale posizione di Alina, la barista rumena che giovedì scorso aveva reagito con un coltello a un tentativo di rapina nel bar di via Hermada in cui lavora a Isola Sacra e che aveva provocato la morte del pregiudicato romano 29enne Manuel Musso

La cosa che mi lascia perplesso è come difronte ad un fatto di evidente legittima difesa, una persona onesta, debba comunque subire l’iter burocratico della giustizia, facendo spendere tempo e denaro a quei, già pochi magistrati, oberati di lavoro e causando malessere e preoccupazione ad una persona che onestamente, conduce una vita di lavoro e sacrificio.
Quando un delinquente armato di pistola, minaccia un altro soggetto, esplodendo n°6 colpi in aria, intimandole di consegnare il denaro della cassa; questa è una chiara situazione di legittima difesa, poiché il rapinatore armato ha già premuto il dito sul grilletto e quindi fuori controllo, mentre la persona aggredita, priva di ogni via di fuga è in quel momento in pericolo di vita!
Nella mia professione di investigatore privato a Roma, non ho mai avuto un incarico per difendere una persona indagata per una situazione simile...sicuramente sarebbe un indagine memorabile.

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