E' notizia recente che il Sig. Angelo Matà, figlio di Maria Concetta Velardi,
la donna trovata morta in circostanze misteriose, con il cranio fracassato martedì pomeriggio al
cimitero di Catania, ha assunto un investigatore privato per aiutare gli inquirenti a risolvere il giallo della morte della madre.
L'investigatore privato ingaggiato è un ex poliziotto che per molti anni ha svolto servizio alla sezione omicidi
della squadra mobile, la stessa struttura investigativa che sta
seguendo il caso. Sarà lui a indagare assieme alla polizia per tentare
di risolvere un dei delitti più intrigati degli ultimi anni avvenuti a
Catania.
Si scava intanto nel passato della Velardi
e gli investigatori della scientifica che hanno fatto i rilievi al
cimitero hanno messo uno dietro l’altro tutti gli elementi che
compongono il mosaico dell’omicidio: a partire delle macchie di sangue
trovate su una pietra, ma anche le impronte delle grosse mani scoperte
poco dopo accanto al corpo riverso della donna.
Gli investigatori sono rimasti colpiti dal modo maniacale con cui Maria Concetta Velardi
curava, al cimitero, la tomba di famiglia, una sorta di seconda casa
visto che lei tutti giorni e per molte ore la frequentava: dai fiori,
mazzi di rose bianche, sempre freschi al vischio appeso accanto alla
porta, alle stelle di natale, al tappeto di finto prato dinanzi alla
cappella. Un’area che lei aveva completamente invaso e che viveva
accanto al marito e al figlio morti meno di dieci anni fa.
In questo contesto potrebbe essere maturata la vendetta di qualcuno
che Maria Concetta Velardi forse conosceva e che magari ha rifiutato o
con cui ha avuto un litigio. Un rancore covato per diverso tempo
sfociato con tanta rabbia, visto che l’assassino si è accanito contro il
capo della donna.
Angelo Matà figlio della vittima, subito dopo il delitto è stato sentito per diverse ore dalla polizia,
ma non è mai stato iscritto sul registro degli indagati perché
sospettato di avere avuto responsabilità nell’omicidio della madre.
Al cimitero intanto c’è paura: la morte violenta di Maria Concetta Velardi preoccupa i tanti che spesso fanno visita ai loro cari defunti.
Non si conosce al momento il giorno dell’autopsia che è stata decisa dal magistrato titolare dell’inchiesta.
Auguro quindi al collega, buon lavoro, con la speranza che la verità venga a galla in tempi celeri e che quindi il responsabile di tale delitto venga al più presto assicurato alla giustizia.
Info: http://catania.blogsicilia.it
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