È la disavventura vissuta da un perugino che una sera, uscendo da una discoteca, ha trovato due ladri che avevano aperto la sua vettura e stavano cercando soldi e oggetti da rubare. Il ragazzo avendo visto la scena da lontano ha subito chiamato la polizia denunciando il furto in atto e chiedendo di fare presto. Poi si è avvicinato all’auto in silenzio, ha chiuso lo sportello aperto e ha azionato la chiusura centralizzata: «Adesso non vi muovete da lì fino all’arrivo della polizia che ho già chiamato». Un comportamento che gli è costato molto caro.
Gli agenti, infatti, hanno portato via i due ladri per tentato furto e danneggiamento, ma una volta in questura hanno anche raccolto la denuncia dei due ladri a carico del proprietario dell’auto: sequestro di persona. Un’accusa assurda, ma che a norma di codice sussiste «pienamente se il ladro è impossibilitato ad uscire e a comunicare ad alcuno la propria posizione». Anche il giudice ha ritenuto che fosse così visto che ha condannato il proprietario della vettura a pagare 9mila euro a testa ai due ladri.
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