giovedì 12 settembre 2013

Software spia per cellulari e intercettazioni: controindicazioni!

Sono certo che almeno una volta nella vita è balenata a chiunque  l’idea di spiare il cellulare di qualcuno, quello del proprio partner, del proprio dipendente o quello di un concorrente commerciale. 
Oggi, esistono nel mercato centinaia di software spia utili allo scopo a costi irrisori, ingrado di svolgere molteplici operazioni:
  • Localizzazione del cellulare: La localizzazione del cellulare è effettuata utilizzando il gps integrato sul cellulare controllato. .
  • Copia foto e video. Tutte le foto video e documenti possono essere copiati.

  • Copia rubrica: I dati della rubrica come nome cognome numeri di telefono email associati vengono estrapolati e memorizzati in un server dedicato.

  • Avviso cambio sim: Nel caso in cui sul cellulare controllato viene sostituita la sim un sms spia invia il nuovo numero di telefono inserito.
  • Ascolto ambientale: la funzione ascolto ambientale permette di attivare il microfono del cellulare controllato. 
Apparentemente l'utilizzo di questi software possono sembrare la soluzione ideale per risolvere qualsiasi problematica, ma se andiamo ad analizzare difetti e ricshi legali, sconsiglieremo a chiunque questa soluzione.
  • Esistono centinaia di software spia, ma molti di loro non funzionano molto bene, e sono difficili da installare soprattutto per utenti poco esperti.  
  • Una volta installato  il software spia, il telefono cellulare spiato potrebbe manifestare malfunzionamenti e necessitare maggior dispendio energetico. Un calo sintomatico della capacità della batteria potrebbe allarmare l'utente del telefono spiato e far si che esso possa rivolgersi a tecnici specializzati in grado di identificare tali programmi.
  • L'approccio psicologio nella gestione di un dispositivo atto allo spionaggio prevede una preparazione mentale non indifferente, sapere ad esempio che la propria compagna si prenda gioco di te o parli male della tua persona, potrebbe scaturire in voi, un sentimento angosciante difficile da celare, quindi vuotare il sacco confessandole di aver spiato il proprio telefonino potrebbe essere plausibile. A tal punto la persona spiata potrebbe rivolgersi alle autorità di polizia che svolgendo i propri accertamenti andrebbero ad incriminarvi.
  • I risvolti legali sono gravissimi; Si tratta di intercettazioni che costituiscono un reato, punito dall’art. 617 bis del codice penale, quindi non essendo state effettuate con i crismi delle procedure legali, secondo l’art. 271 dello stesso codice non possono essere utilizzate come prove legali in un processo.  
Cos’è una intercettazione illegale (fonte http://www.alexbottoni.com/2012/07/17/intercettazioni-illegali/)

L’esempio più classico è quello del marito che vuole sorvegliare la moglie e decide di piazzarle una “cimice” sul telefono cellulare (vedi oltre per gli strumenti e le tecniche utilizzati). In questo caso siamo di fronte ad un privato cittadino, come voi e come me, che decide di intercettare le comunicazioni di un altro privato cittadino.
Ebbene, questo comportamento in Italia (come in quasi tutto il mondo) è illegale.
Con il termine “illegale” non intendo dire che “non si dovrebbe fare ma… vabbè, lo fanno tutti…”. Il termine illegale significa che è un reato punito con il carcere (fino a cinque anni). Si va in galera per una cosa del genere.
Anche sommando tutte le possibili attenuanti e contando sulla clemenza della corte, si va in galera lo stesso.
Il fatto che si tratti della moglie, del marito, dei figli o dei genitori con l’Alzaimher, è irrilevante. Si va in galera lo stesso.
Il fatto che l’intercettazione la metta in atto un “investigatore privato” è una aggravante (perché configura l’associazione a delinquere…). Finiscono in galera (per molto più dei cinque anni previsti per la sola intercettazione illegale) sia il “detective” che il suo cliente.
Non è necessario che la “vittima” denunci il suo persecutore: trattandosi di un reato vero e proprio (Codice Penale…), si procede d’ufficio. Il Pubblico Ministero non può nemmeno scegliere se trascinare in giudizio l’intercettatore: è costretto a farlo dalla legge.
Insomma: intercettare qualcuno è una pessima idea. Si finisce in galera per una cosa del genere.

Per concludere:
In molte città italiane sono sorti degli appositi negozi che vendono tutti gli strumenti necessari sia alle intercettazioni telefoniche che a quelle ambientali; nel web la scielta è ancora più ampia. Bene, sappiate che i gestori di queste attività non finiranno mai in galera per avervi venduto un microfono spia, poichè sono i loro clienti gli utenti finali e quindi i possibili "criminali".
In Italia (come in quasi tutto il mondo), il commercio di strumenti adatti alle intercettazioni telefoniche ed ambientali è legale, invece, l’uso di questi strumenti è sempre e comunque illegale. Si finisce sempre e comunque in galera, qualunque sia il motivo per cui si è effettuata l’intercettazione e qualunque sia il modo in cui la si è effettuata. Vi prego di riflettere a lungo sul significato di “sempre e comunque”. Non sto scherzando. Non esistono “attenuanti” o “giustificazioni” che si possano invocare per restare fuori di galera.
Il mio consiglio è quello di rivolgervi sempre ad un agenzia investigativa  autorizzata, la quale valuterà nei modi previsti dalla legge, come affrontare e risolvere il vostro probelema.
Info: agenzia investigativa Roma

Giuseppe Titalongo

Nessun commento:

Posta un commento