sabato 24 agosto 2013

L'investigatore privato e la criminologia...

In passato il criminologo occupava un ruolo in penombra, difficilmente nel nostro paese si comprendeva l'importanza di questo mestiere, ma recentemente grazie alle attenzioni della stampa internazionale sui recenti casi di cronaca nera, questa professione è stata messa in risalto e investita di nuova luce.
La professione dell’investigatore privato e del criminologo hanno acquisito negli ultimi anni un grado di autorevolezza sempre maggiore, dimostrandosi in alcuni casi, fondamentali nella conduzioni di importanti indagini di polizia.
Quindi è assodato che il lavoro del criminologo affianca in maniera esponenziale le normali indagini investigative, eseguite tramite pedinamenti, intercettazioni, investigazioni professionali, analisi psicologiche e sistemi di indagini scientifiche.
Questo clima di buona condotta ha favorito l’espansione di nuove agenzie investigative a Roma e in tutta Italia, che hanno in qualche modo commercializzato le problematiche investigative della società attuale.
Rivolgersi ad una agenzia investigativa vuol dire di fatto, mettersi nelle mani di un organizzazione presumibilmente seria, in grado di riuscire a rispondere alle esigenze del cliente in modo professionale, senza dover puntare esclusivamente al guadagno; a mio avviso, sono pochi i professionisti che conducono le loro attività investigative considerando solo il fattore umano, la passione e la dedizione che ogni singolo caso presenta.

giovedì 8 agosto 2013

A morte i Pedofili!

ROMA - Il pedofilo ha baciato un bimbo di 4 anni sulla bocca e quando la gente ha visto la scena ha linciato il 72enne.

L'anziano con una scusa si è avvicina al bambino ieri mattina intorno alle 11,30 a Ostia. Il 72enne italiano, è stato subito arrestato dalla polizia. E gli agenti sono riusciti - con non poca difficoltà - a sottrarlo dalle mani di una folla di presenti, testimoni dell'accaduto.

Dopo averlo fatto salire sull'auto di servizio, i poliziotti hanno accompagnato il pedofilo negli uffici del Commissariato e arrestato per il reato di violenza sessuale aggravata.

Nella circostanza, su un marciapiede in via Carlo Del Greco, un nonno - a passeggio con il suo nipotino di 4 anni, è stato fermato da un uomo anziano. Qualche chiacchiera, poi gli usuali complimenti per il bell'aspetto del bambino, per poi arrivare ad una richiesta: poter dare un bacio al piccolo.

Negando il permesso, ed esprimendo il proprio disagio per la situazione venutasi a creare, il nonno si stava allontanando; ma in un attimo, con una mossa repentina l'anziano signore si è chinato baciando sulla bocca il bambino.

Il nonno, evidentemente sorpreso dagli eventi, ha urlato richiamando l'attenzione dei presenti, mentre l'anziano cercava di allontanarsi. Sul posto anche un poliziotto del Reparto Mobile - libero dal servizio - che immediatamente intervenuto, ha per qualche attimo calmato gli animi, in attesa della Volante del Commissariato di Ostia giunta in pochi minuti.

L'arrivo della pattuglia ha «salvato» l'anziano dal linciaggio della folla - tra cui anche alcuni testimoni dell'accaduto - riuscendo a farlo salire a bordo sull'auto di servizio. Accompagnato negli uffici di Polizia l'uomo, identificato per M.I. 72enne originario della provincia di Catanzaro, è stato ascoltato dagli investigatori. Confessando di essere attratto dai minori, l'uomo è stato arrestato per violenza sessuale aggravata dal fatto che il minore avesse meno di 14 anni.

info: Agenzia investigativa Roma

lunedì 5 agosto 2013

Chiude i ladri all'interno dell'auto, dovrà risarcirli con 18mila euro

Il proprietario del mezzo denunciato per sequestro di persona. Barista minacciato di querela perché non voleva servire un caffè ad uno spacciatore che stazionava tutto il giorno davanti al locale.

Condanna penale e risarcimento di 18mila euro ai ladri che gli stavano rovistando dentro l’autovettura e che il proprietario, incautamente, ha chiuso dentro in attesa della polizia. E non è l’unico caso di persone che da vittime di un reato diventano imputati per un’altra violazione.
È la disavventura vissuta da un perugino che una sera, uscendo da una discoteca, ha trovato due ladri che avevano aperto la sua vettura e stavano cercando soldi e oggetti da rubare. Il ragazzo avendo visto la scena da lontano ha subito chiamato la polizia denunciando il furto in atto e chiedendo di fare presto. Poi si è avvicinato all’auto in silenzio, ha chiuso lo sportello aperto e ha azionato la chiusura centralizzata: «Adesso non vi muovete da lì fino all’arrivo della polizia che ho già chiamato». Un comportamento che gli è costato molto caro.
Gli agenti, infatti, hanno portato via i due ladri per tentato furto e danneggiamento, ma una volta in questura hanno anche raccolto la denuncia dei due ladri a carico del proprietario dell’auto: sequestro di persona. Un’accusa assurda, ma che a norma di codice sussiste «pienamente se il ladro è impossibilitato ad uscire e a comunicare ad alcuno la propria posizione». Anche il giudice ha ritenuto che fosse così visto che ha condannato il proprietario della vettura a pagare 9mila euro a testa ai due ladri.