sabato 27 aprile 2013

Investigazioni private: Prezzi troppo bassi? La truffa è dietro l'angolo!


Le investigazioni private sono servizi estremamente delicati, che trattano circostanze e fatti che appartengono alla vita personale di ciascuno di noi, quindi la vostra scelta deve essere attenta e incondizionata, poichè un errore fatto dal vostro detective potrebbe compromettere per sempre la vostra vita privata, professionale e familiare.

Coloro che non sono in grado di pagare le parcelle di investigatori professionisti, finiscono molto spesso nelle mani di abusivi senza scrupoli o di improvvisati detective, poco motivati e incompetenti, che (specie in tempi di crisi economica) ingannano l'ignaro malcapitato con prezzi irrisori e allettanti promesse.
Quando si chiude un preventivo per una investigazione è necessario considerare tanti fattori per poter valutare se l'offerta fatta dall'interlocutore sia nel suo complesso "attendibile o meno".
E' fondamentale considerare che:

  • Un collaboratore professionista "autorizzato", può costare all'agenzia dai € 30,00 ai € 70,00 l'ora; + i corsi di aggiornamento  a carico dell'istituto, (obbligatori per legge), non quantificabili;
  • Ogni indagine deve essere svolta con l'utilizzo di almeno 2 collaboratori - ciò garantisce la possibilità di utilizzare più mezzi e di fronteggiare situazioni operative imprevedibili;
  • La maggior parte delle investigazioni, deve comprendere (almeno nelle indagini preliminari) un orario di servizio medio lungo, proprio per non escludere nessun momento. Il professionista che propone orari di lavoro spezzati, al solo scopo di prendere l'incarico, sa bene di compromettere l'esito dell'accertamento.
  • Nel prezzo del servizio, l'agenzia investigativa ammortizza (oltre alle normali spese di gestione attività) le attrezzature utilizzate in fase d'opera: Localizzatori GPS, Macchine fotografiche professionali, visori notturni, microcamere di ultima generazione, Registratori digitali, Palmari, Rilevatori di microspie ambientali, ecc...
  • Nel preventivo di spesa l’istituto dovrà considerare la fideiussione bancaria alla Prefettura di € 45.000,00 obbligatoria per legge (DM 269/2010).


info: agenzia investigativa Roma




martedì 23 aprile 2013

L'investigatore deve testimoniare ciò che è avvenuto sotto i suoi occhi Stampa Email Dettagli 22 Apr 2013 Scritto da Redazione

L'investigatore privato ingaggiato dalla moglie per la separazione non può solo confermare in aula il suo rapporto, che invece deve entrare nella causa come prova orale
L'Agenzia investigativa ingaggiata dalla moglie per spiare i presunti tradimenti del marito ai fini della separazione non può limitarsi a confermare in giudizio il suo rapporto, ma deve testimoniare i fatti precisi, circostanziati e chiari che ha appreso sotto la sua percezione diretta. È quanto emerge dall'ordinanza pubblicata dalla nona sezione civile del tribunale di Milano (giudice estensore Giuseppe Buffone).
Giusto processo
La moglie che vuole addebitare la separazione al marito ha messo il detective alle calcagna dell'uomo per documentarne eventuali scappatelle o vere e proprie relazioni extraconiugali. Ma non può pretendere che la relazione proveniente dallo "007" entri così com'è nella causa. Il servizio svolto dall'investigatore è una mera acquisizione di dati, con relativa elaborazione, e resta dunque confinata nell'ambito delle attività senza valenza pubblicistica, in quanto collocabile nel settore del commercio. Insomma: il resoconto dell'attività investigativa, svolta su mandato di una delle parti processuali per ottenere argomenti da utilizzare avverso la controparte, è qualificabile come «scritto del terzo» e costituisce, dunque, una prova atipica; che ha funzione di di supporto testimoniale alla tesi della parte che li ha incaricati (nella specie la moglie convinta dei tradimenti del marito). Risulta allora inammissibile la richiesta istruttoria con cui la moglie si limita a chiedere al giudice che l'investigatore venga a "confermare" il rapporto investigativo depositato agli atti: la relazione del detective, invero, contiene «fatti» non assunti in giudizio nel contraddittorio e con le forme di legge e dunque non risulta utilizzabile, pena la violazione dei principi del giusto processo. Il giudice non ammette le prove orali richieste dalla moglie e fissa l'udienza per la precisazione delle conclusioni.

Fonte: Dario Ferrara www.cassazione.net

venerdì 12 aprile 2013

L'INVESTIGATORE PRIVATO...UNA SCELTA DI VITA

Mi capita spesso di ricevere numerosi curriculum vitae, di persone che desidererebbero collaborare presso la mia agenzia investigativa Atlantica.                                                                                                                                         Leggo in gran parte di questi curriculum, qualità inutili per la nostra attività e traspare la totale ignoranza della conoscenza per il settore.
La professione dell'investigatore privato è molto delicata e piena di difficoltà; si esce presto di casa sensa sapere a che ora sarà il rientro, si dorme poco, non si possono organizzare fine settima o vacanze future... Natale, Capodanno e Pasqua sono un incognita.
Non c'è un orario di lavoro definito e diventa difficile mantenere rapporti personali e interpersonali con amici e parenti, i quali, svolgendo attività lavorative normali, difficilmente riesco a comprendere quali siano le esigenze e i doveri di un detective privato.    
Durante lo svolgimento del servizio siamo costretti, per ovvie ragioni, a prolungati appostamenti, dove la minima distrazione potrebbe compromettere il buon esito dell'indagine. Ciò comporta grandi disagi, difficilmente si riesce a pranzare o cenare e cosa ben più grave, il più delle volte, siamo costretti a trattenere i normali bisogni fisiologici per non perdere di vista il soggetto investigato.
Non andare al bagno nuoce gravemente alla salute di qualunque essere umano, in più dobbiamo considerare che, gran parte dei pedinamenti e degli appostamenti, vengono eseguiti in moto, specie per quei colleghi che come me, operano in grandi città, trafficate e affollate come Roma. Quindi l'inverno bisogna combattere il freddo e la pioggia, mentre l'estate il forte caldo e la disidratazione.      
Ogni indagine richiede molta abilità sia operativa che strategica, senza mai dimenticare di attenzionare  e di esaminare tutti i cavilli legali del caso, per non incappare in denuncie o diffide.                                                                                                                            
Terminata l'attività lavorativa si ritorna a casa, ma è buona abitudine guardarsi le spalle poichè di tanto in tanto si aggiungono nuovi "amici" che telefonicamente o con chiare azioni intimidatorie, promettono vendetta...Il bello è che, a gran parte degli investigatori italiani, non viene riconosciuto loro, il diritto di possedere il porto d'armi.
Tutte le difficolta professionali si ripercuotono inevitabilmente sulla famiglia e sulla vita privata...vi assicuro che trovare una donna che possa sopportare quanto detto, non è facile...questo non è un romanzo e quando si è stanchie o ci si stufa, non si può spegnere la tv o chiudere il libro... Il nostro lavoro è determinato dalla passione e dalla voglia di aiutare il prossimo, chi non possiede queste caratteristiche e pensa solo al denaro...è fuori!